Binario 9 ¾ | Emotion AI, metaverso e un'agenda per il futuro | 22 settembre 2021
AGENDA
Feltrinelli Education - Lezioni d'autore
Berlino, Human Rights Film Festival - Human Rights Forum 2021 (16 - 25 settembre)
Monfalcone - Geografie (22 - 26 settembre)
Pistoia - Dialoghi sull'uomo (24 - 26 settembre)
Parma - VerdiOFF (21 settembre - 20 ottobre 2021)
Fiera Internazionale del Tartufo bianco d'Alba (9 ottobre - 5 dicembre)
Netcomm Forum - Digital Edition (5 - 7 ottobre)
Cremona, Museo del Violino - I violini di Vivaldi (fino al 31 ottobre)
22 settembre 2021
Emotion AI, metaverso e un'agenda per il futuro
Le macchine, parafrasando la celebre domanda di Alan Turing, sanno interpretare le emozioni?
Leggendo il bel approfondimento di Marco Grieco, si potrebbe rispondere che l’AI deve ancora fare molta strada per arrivare a comprendere - ammesso che davvero ci riesca - lo spettro delle emozioni umane. Tuttavia l’interesse economico verso l’emotion AI è crescente, e possiamo intravederne non solo le opportunità, ma i problemi, come nelle tecnologie di riconoscimento facciale.
E c’è un'altra domanda: il futuro di Internet, della nostra società, sarà metaverso? Vivremo cioè immersi in una realtà virtuale o in una sua versione da incubo, distopica, come quella già immaginata dalla fantascienza in film come Matrix o Ready Player One?
La discussione è aperta, ma secondo John Hanke - fondatore di Niantic, la società produttrice del videogioco per smartphone Pokémon Go - "la tecnologia dovrebbe essere utilizzata per migliorare le esperienze umane, non per sostituirle”.
Lo stesso messaggio che Tim Cook ha consegnato agli studenti di MIT e Stanford: “come disse una volta Steve, la tecnologia da sola non basta. È la tecnologia sposata con le arti liberali, sposata con le scienze umane che fa cantare i nostri cuori”.
Buona lettura
Raffaele Castagno per Binario 9¾

LINKIESTA.IT
L'intelligenza artificiale non riesce (ancora) a leggere le nostre emozioni
Marco Grieco
La AI deve fare ancora molta strada per provare l'intero spettro emotivo umano, ma alcuni problemi possiamo già vederli, specie nelle tecnologie di riconoscimento facciale: che succede quando le macchine adottano i nostri bias? "La tecnologia non dovrebbe essere legata solo al profitto, ma va sempre usata con senno e visione", spiega l'AI scientist Crstiano De Nobili. "Lo sviluppo di un’AI legata alla lettura delle emozioni sarà inevitabile. A livello tecnico-scientifico, questo è un aspetto positivo, purché la tecnologia sia sempre considerata come tech for humans".

LA REPUBBLICA AFFARI & FINANZA
I podcast conquistano i giovani e s'impenna il tempo d'ascolto
Ernesto Assante
La gran parte del pubblico dei podcast, secondo lo studio di Nielsen, è fatta di giovani tra i 18 e 34 anni, con la fascia tra i 18 e i 24 decisamente più avanti degli altri. Un pubblico giovanile che cerca soprattutto podcast di approfondimento o di news, seguiti da quelli musicali e di intrattenimento. Un ascolto che è molto diverso da quello breve o brevissimo legato all'uso dei social media, anzi esattamente all'opposto, vista la media di oltre 20 minuti di ascolto fatta registrare secondo Nielsen, che si alza addirittura a 28 minuti per gli heavy user, che ascoltano i podcast su base quotidiana.

ILTASCABILE.IT
La nuova corsa allo spazio
Irene Doda
"Può lo spazio offrire un terreno di sperimentazione politica di un common good, che si applichi anche all’ambiente terrestre, superando quindi la dicotomia esplorazione spaziale/lotta ai cambiamenti climatici? La cooperazione scientifica a trazione pubblica, la smilitarizzazione e la gestione comune del traffico e dei detriti spaziali, potrebbero fungere da contraltare e cartina di tornasole per iniziative politiche sulla Terra. Potrebbe dunque sorgere una sinergia tra common good spaziale e pratiche collettive terrestri per la lotta al cambiamento e per la sopravvivenza della specie".

ILPOST.IT
Dopo Internet ci sarà il “metaverso”?
Tra scettici ed entusiasti, è in corso una discussione tra gli esperti di tecnologia sulla prospettiva di un mondo virtuale in cui faremo tutto – o "un incubo distopico", come lo definisce John Hanke, fondatore e AD di Niantic, la società produttrice del videogioco per smartphone Pokémon Go. Secondo lui, l’industria tecnologica e le aziende, anziché promuovere e incentivare lo sviluppo del metaverso, dovrebbero semmai concentrarsi nell’assicurare che "il mondo non si evolva nel tipo di luogo che induce i protagonisti dei romanzi sci-fi a fuggire in un mondo virtuale. Incoraggiamo tutti, inclusi noi stessi, ad alzarsi, camminare all’aperto e connettersi con le persone e il mondo che ci circonda. La tecnologia dovrebbe essere utilizzata per migliorare queste esperienze umane fondamentali, non per sostituirle".

IL FOGLIO
Un'agenda per il futuro
Tim Cook
"Perché se la scienza è una ricerca nell'oscurità, le scienze umane sono una candela che ci mostra dove siamo stati e il pericolo che ci aspetta. Come disse una volta Steve, la tecnologia da sola non basta. È la tecnologia sposata con le arti liberali, sposata con le scienze umane che fa cantare i nostri cuori. Come disse il dottor Martin Luther King tutta la vita è interconnessa. Siamo tutti legati insieme nell'unica del destino. Se mantenete questa idea in primo piano in tutto ciò che fate, se scegliete di vivere le vostre vite in quell'intersezione tra la tecnologia e le persone che questa serve, se vi sforzate di creare il meglio, dare il meglio, fare il meglio per tutti, non solo per alcuni, allora oggi tutta l'umanità ha buoni motivi per sperare".

NEWS48.IT
Way2Academy: ponte per la transizione digitale di traduttori e traduttrici
Isabella De Maddalena
Il progetto di open education Way2Academy, innovativo e gratuito, è nato dalla volontà di Laura Gori, CEO e fondatrice di Way2Global – startup femminile di traduzione e interpretariato – e di Pietro Schenone, ex-Direttore della Civica Scuola Interpreti e Traduttori Altiero Spinelli di Milano. È stato ideato per avvicinare e formare giovani e donne professionisti del mondo della traduzione e interpretariato alle nuove tecniche di traduzione digitale attraverso la neural machine translation.


REPUBBLICA.IT
L’Atlante dell’invisibile. La nuova cartografia capace di mostrare la crisi climatica
Jaime D'Alessandro
"Abbiamo bisogno di mappe differenti, che includano i fenomeni invisibili che modellano le nostre vite, iniziando dal cambiamento climatico". James Cheshire, geografo inglese di University College London, racconta così il libro realizzato con Oliver Uberti, intitolato Atlas of the invisible.

STORIELIBERE.FM
Il secolo dei giganti
Antonio Forcellino
Il restauratore e scrittore racconta i più grandi capolavori del Rinascimento, accompagnandoci alla scoperta delle opere partendo dall’esplorazione del contesto storico-politico in cui sono nate, gettando luce sulle vite dei quattro grandi artisti – Leonardo, Michelangelo, Raffaello e Tiziano – e gli illustri personaggi storici che gravitavano nella loro orbita.

"Non ho ancora finito. Datemi quella maledetta palla e giratemi verso il piatto". Lo davano praticamente tutti per morto a Cleveland il pitcher dei Cleveland Indians Ray Caldwell, quando il 24 agosto 1919 un fulmine lo colpì in pieno. Rimase immobile, disteso a pancia in giù sul campo per alcuni secondi. Si temette il peggio, ma Caldwell si rialzò, rifiutò di tornare negli spogliatoi e riprese a giocare. Cleveland vinse quella partita contro Philadelphia e ancora oggi al Progressive Field, una targa, lungo la linea della terza base, ricorda: "Caldwell had perhaps the most electric debut in Cleveland Indians history".