Distopia lungotermista
Il lungotermismo è una delle filosofie più in voga tra i miliardari del tech, ma ha tratti molto inquietanti e quasi da culto.
“In the long run we are all dead”. Chissà cosa avrebbe pensato John Maynard Keynes dell’ultima filosofia/culto/dottrina politica più in voga tra i miliardari della Silicon Valley.
Parliamo del lungotermismo, al quale Irene Doda ha dedicato un libro che condensa genesi, evoluzione, ripercussioni politiche e sociali e soprattutto gli aspetti più problematici e inquietanti del lungotermismo, “la cui attenzione rivolta esclusivamente al futuro permette di derubricare a questioni secondarie tutte le faccende del presente, comprese crisi climatica, diseguaglianze crescenti, fame nel mondo, guerre e pandemie”, rileva nella recensione del volume Andrea Daniele Signorelli.
“Si tratta - scrive Doda - di un eccellente specchietto per le allodole Permette infatti a coloro che già detengono le redini del potere di non metterne in discussione i fondamenti, anzi di incrementare la loro influenza con la scusa del bene dell’umanità futura”.
Un modo per giustificare lo status quo e non impegnarsi a cambiare il presente. E tra i rischi esistenziali paventati dai lungotermisti troviamo la minaccia rappresentata da una ipotetica super intelligenza artificiale.
IA che al momento presenta questioni ben più stringenti rispetto a una sua trasformazione in Ultron. Come l’enorme raccolta di dati su Internet, che sta di fatto frantumando il “contratto sociale del web”, per 30 anni organizzato attorno a un semplice file: il robot.txt.
E d’altra parte il fondatore di The Pirate Bay Peter Sunde, in una bella intervista su Sifted, indica tra le priorità tecnologiche anche la questione della proprietà delle piattaforme.
“Forse quando stiamo fondendo tutti i nostri media, tutta la nostra cultura, tutto su un'unica piattaforma, forse questa piattaforma dovrebbe essere di proprietà comune, o almeno controllata da qualcuno”.
La nuova economia plasmata dall’IA rappresenta una sfida anche per i media. “L’errore che rischiamo di fare con l’IA - scrive
- è quello che abbiamo già commesso negli anni ‘10. Quando con l’arrivo del digitale nelle redazioni, trasformammo i giornali in fabbriche sforna-url: una serie di articoli scritti spesso con sciatteria o con metodi come il clickbait per intercettare nuovi pubblici nel mare della rete. Allora vennero usati i giornalisti sottopagati, oggi saranno usate le macchine”.Il New Yorker parla di “extinction level event”, mettendo in fila tutti i cambiamenti che hanno interessato e interessano il giornalismo. Ma secondo Claire Malone “pur tra modelli di business imperfetti, idiozie e follie, ci saranno anche nuove generazioni di giornalisti disposti a buttarsi in un settore instabile, perché pensano che spiegare il mondo che li circonda sia utile, anche se non particolarmente remunerativo”.
Buona lettura!
WIRED
IL NUOVO CREDO DELLA SILICON VALLEY È UNA RELIGIONE DA INCUBO
Andrea Daniele Signorelli
Il lungotermismo è una delle filosofie più in voga tra i miliardari del tech, ma ha tratti molto inquietanti e quasi da culto. Irene Doda, nel saggio L’utopia dei miliardari: analisi e critica del lungotermismo, condensa genesi, evoluzione, ripercussioni politiche e sociali e soprattutto gli aspetti più problematici e inquietanti del lungotermismo, la cui attenzione rivolta esclusivamente al futuro permette di derubricare a questioni secondarie tutte le faccende del presente, comprese crisi climatica, diseguaglianze crescenti, fame nel mondo, guerre e pandemie.
THE VERGE
THE TEXT FILE THAT RUNS THE INTERNET
David Pierce
Per almeno 30 anni il file robots.txt ha regolato il comportamento dei web crawler. Ma con la “fame” di dati da parte delle aziende di intelligenza artificiale, il contratto sociale di base del web, la “costituzione di Internet” sta andando in pezzi. Tra gli esperti il confronto è aperto, alle ricerca di un difficile equilibrio. C’è chi ritiene che sia arrivato il momento di creare strumenti migliori e più rigidi per la gestione dei crawler. Sostengono che ci sono troppi soldi in gioco e troppi casi d'uso nuovi e non regolamentati. Alcuni editori, invece dei permessi generalizzati del file robots.txt, vorrebbero avere controlli più puntuali su ciò che viene assorbito dai crawler e su come i dati vengono utilizzati. Di sicuro, mentre l'intelligenza artificiale si appresta a riplasmare nuovamente la cultura e l'economia di Internet, “quell'umile file di testo comincia a sembrare un po' antiquato”.
SIFTED
PIRATE BAY’S PETER SUNDE: “NO ONE DOES TECH FOR GOOD — ESPECIALLY NOT IN FINTECH
Freya Pratty
Oggi Peter Sunde, il fondatore di The Pirate Bay, è impegnato su una piattaforma di web hosting anonimo: un servizio per i siti web che hanno difficoltà a essere ospitati altrove o che hanno bisogno di un'infrastruttura online molto sicura. Tra questi ci sono organizzazioni come UbuWeb - una biblioteca d'avanguardia di arte e musica -, gruppi per i diritti delle donne e testate di giornalismo investigativo. In modo più controverso, ospita anche siti web di gruppi Antifa e Sci-Hub, una risorsa che fornisce accesso gratuito a milioni di documenti di ricerca, indipendentemente dal copyright. "Lavoriamo con persone che sono molto allineate ideologicamente con quello che facciamo", afferma Sunde, che in passato si è definito “a metà strada tra comunismo e socialismo, ma sempre più anarchico. Abbiamo dei termini di accordo, che consistono fondamentalmente nel fatto che se fai qualcosa che danneggia altre persone, non ti ospiteremo".
THE NEW YORKER
IS THE MEDIA PREPARED FOR AN EXTINCTION-LEVEL EVENT?
Clare Malone
I media sono in quella che Carlo Emilio Gadda definirebbe un vortice di depressione ciclonica, determinato da molteplici fattori, quali news fatigue dei lettori, social media che promuovono sempre meno le notizie, e da ultimo la scelta di Google (che genera quasi il 40% del traffico dei media USA) di integrare l’IA nel motore di ricerca, trattenendo gli utenti all’interno della piattaforma ed evitando di rimandare ai siti web esterni. Il futuro richiederà di ripensare le relazioni con il pubblico, e “pur tra modelli di business imperfetti, idiozie e follie ci saranno anche nuove generazioni di giornalisti disposti a buttarsi in un settore instabile perché pensano che spiegare il mondo che li circonda sia utile, anche se non particolarmente remunerativo”.
AGENDA
Eventi
Firenze, Stazione Leopolda - Testo (fino a domenica 25 febbraio)
Parma, Fiere di Parma - Mercanteinfiera (da sabato 2 a domenica 10 marzo)
Mostre
Londra, The Queen's Gallery, Buckingham Palace - Holbein at the Tudor Court (fino a lunedì 14 aprile)
Bologna, Palazzo Pallavicini - Stregherie (fino a lunedì 16 giugno)
Amsterdam, Rijksmuseum - Frans Hals (fino a mercoledì 19 giugno)
DIGITAL JOURNALISM
AI, LA STAI USANDO MALE
Francesco Oggiano
“L’errore che rischiamo di fare con l’IA è quello che abbiamo già commesso negli anni ‘10. Quando con l’arrivo del digitale nelle redazioni, trasformammo i giornali in fabbriche sforna-url: una serie di articoli scritti spesso con sciatteria o con metodi come il clickbait per intercettare nuovi pubblici nel mare della rete. Allora vennero usati i giornalisti sottopagati, oggi saranno usate le macchine”.
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NEWS48
L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE ETICA PER PROFILARE I GRUPPI
Assunta Corbo
TakeFlight, startup italiana, vuole unire l’intelligenza umana a quella artificiale generando una collaborazione per garantire la valorizzazione delle risorse umane. Gli algoritmi di intelligenza artificiale sviluppati per la scuola sono stati quindi applicati al mondo delle aziende. “Dall’esperienza della formazione scolastica abbiamo consolidato un principio: non esiste l’apprendimento personalizzato. Noi impariamo con gli altri, sempre in gruppo – spiega la founder Carmen Dal Monte – ed è per questo che il nostro team – con competenze scientifiche, umanistiche e digitali – lavora sull’intelligenza di gruppo”. L’Adult Profile Assesment (APA) progettato e costruito da statistici, psicologi e sociologi del team Takeflight, è un questionario di 40 affermazioni che si compila in pochi minuti e che permette di profilare un’intera azienda ma anche un settore o un dipartimento. Il questionario consente di evidenziare alcuni elementi utili a manager, responsabili risorse umane e imprenditori. Tra questi: la capacità di fissare obiettivi e la propensione a raggiungerli, l’autonomia decisionale, l’attitudine alla collaborazione e al lavoro in team, l’approccio alla formazione, il mindset e la flessibilità.
CORRECTIV
SECRET PLAN AGAINST GERMANY
Semafor lo definisce “il più grande scoop dell'anno, forse del decennio”. Parliamo della rivelazione dell'organizzazione no profit tedesca Correctiv che ha svelato come i funzionari del partito tedesco AfD di destra hanno partecipato a un incontro a Potsdam in cui è stato discusso un piano per deportare milioni di tedeschi nati all'estero. Informata della riunione, Correctiv ha inviato più di una dozzina di collaboratori a sorvegliarla, cercando di assicurarsi una stanza nell'hotel dove si erano riuniti gli esponenti dell’AfD per far entrare un reporter sotto copertura nell'edificio, che ha registrato audio e video, e scattato foto attraverso il suo Apple Watch. All'esterno, Correctiv ha affittato un gommone - inscenandovi sopra un party per non destare sospetti - scattando altre foto attraverso le finestre dell'hotel sul fiume. Prima della pubblicazione, Correctiv ha sfruttato le sue profonde relazioni con i giornali di tutto il Paese per assicurarsi di avere la più ampia copertura mediatica. Il lavoro è stato ripagato: la storia ha scatenato proteste continue e senza precedenti in tutta la Germania, con oltre 900mila persone che hanno marciato contro l'AfD in città piccole e grandi. Per il fondatore e amministratore delegato di Correctiv, David Schraven, questa è la storia più importante a cui la redazione ha lavorato.
L’INDISCRETO
PER UN UMANESIMO INCLUSIVO
Edgar Morin
Per il celebre filosofo francese Edgar Morin, autore de L’avventura del metodo, dobbiamo rompere con il mito dell’umanesimo orgoglioso che conferisce all’uomo la sovranità sulla natura e abbracciare una visione dell’umanesimo che considera l’individuo in tutte le sue dimensioni – biologiche, sociali e individuali. È necessaria una conoscenza più complessa e globale dell’umano.
NEWSRADIO
QUARTA DI COPERTINA
“La quarta di copertina è la meta dei curiosi, che non si accontentano di ciò che l’autore vuole offrire di sé, e cercano di coglierlo sul fatto, con le mani ancora sporche d’inchiostro. Lettori ficcanaso, che cercano di intrufolarsi dietro le quinte dei libri più letti e amati dal pubblico, a porre domande irriverenti quanto basta per ricordarci che ci sono persone dietro le pagine, e tutta una vita tra le righe. Qui troverete contraddizioni, aneddoti e tutta l’umanità di cui in fondo si va sempre in cerca in un libro”.