Estate ONLIFE, i libri di Binario 9¾
Saggi e romanzi, "la vertigine della lista" per “far scaturire nuovi rapporti tra cose lontane”.
Una volta il grande editore Valentino Bompiani aveva detto: un uomo che legge ne vale due. Si può intendere questo detto nel senso che chi legge è più colto, e sapendo più cose può accadergli di avere più successo nella vita. Ma sappiamo benissimo che talora ha successo anche chi, di uomini, ne vale mezzo, e non ha mai letto niente. No, non è per il successo che bisogna leggere. È per vivere di più.
Con queste parole di Umberto Eco vi proponiamo una lista di letture, saggi e romanzi, da portare con voi in vacanza. Con l’auspicio che possano far scaturire nuovi rapporti tra cose lontane.
Binario 9¾ ONLIFE tornerà a settembre.
Buona estate!
THE GUARDIAN
WANDERING STARS BY TOMMY ORANGE REVIEW – WOUNDS OF HISTORY
Yagnishsing Dawoor
In Stelle vaganti seguiamo i membri della famiglia Star dal massacro di Sand Creek, passando per la terribile Carlisle Indian Industrial School- un’istituzione dedicata allo sradicamento della storia, della cultura e dell’identità dei nativi d’America - fino alle sconvolgenti conseguenze della sparatoria a Oakland in cui il giovane Orvil Red Feather viene ferito. Un romanzo che ci chiede: “Cosa succede a una persona e a una famiglia quando le cose ereditate dai loro antenati sono in gran parte negative – ferite e tormenti, sfortuna, maledizioni e inclinazioni dannose? Che tipo di vita è possibile dopo un genocidio e una colonizzazione? Toni Morrison una volta disse: La vita e il lavoro di uno scrittore non sono un dono per l'umanità; sono una necessità.” Dimenticate l'iperbole: il lavoro di Orange, per me, è vitale come l'aria”.
CORRIERE DELLA SERA
INTELLIGENZA ARTIFICIALE (MA UMANISSIMA): LA LEZIONE DI ITALO CALVINO
Maurizio Ferraris
"Il punto fondamentale del ragionamento svolto in questo libro - Il visconte cibernetico di Andrea Prencipe e Massimo Sideri - è che la tecnica non può restare lasciata a sé stessa perché è un prodotto squisitamente umano. Dunque, invece che temere l’invasione di qualcosa che ci minaccia venendo da fuori, dobbiamo comprendere che la sfera del digitale in cui si muove il visconte cibernetico è eminentemente la sfera dell’umano, giacché l’intelligenza artificiale non è altro che la grande raccolta e codificazione della forma di vita umana. Occorre poi, in secondo luogo, guardare al futuro superando il farisaismo del bene o del male assoluti. Bisogna dunque liberarsi dall’ossessione che le macchine pensino più o meglio di noi: ciò che è pensiero è propriamente la forma di vita umana, e dunque il rischio non è che la macchina prenda il sopravvento, ma piuttosto che l’umano ceda il passo alla macchina per pigrizia o rassegnazione, proprio come, in altri termini, avveniva nei rapporti tra una ragion pigra e la tradizione a cui è tanto comodo lasciarsi andare, abbandonando la fatica della ragione critica".
WIRED
IL NUOVO CREDO DELLA SILICON VALLEY È UNA RELIGIONE DA INCUBO
Andrea Daniele Signorelli
Il lungotermismo è una delle filosofie più in voga tra i miliardari del tech, ma ha tratti molto inquietanti e quasi da culto. Irene Doda, nel saggio L’utopia dei miliardari: analisi e critica del lungotermismo, condensa genesi, evoluzione, ripercussioni politiche e sociali e soprattutto gli aspetti più problematici e inquietanti del lungotermismo, la cui attenzione rivolta esclusivamente al futuro permette di derubricare a questioni secondarie tutte le faccende del presente, comprese crisi climatica, diseguaglianze crescenti, fame nel mondo, guerre e pandemie.
IL MANIFESTO
JAMES ELLROY, LA LINGUA È UNA SFERZA
Luca Briasco
La storia segreta degli Stati Uniti tramata da James Ellroy nel corso dei decenni approda ora a Gli incantatori, feroce indagine intorno a Marilyn e i Kennedy. “Quello che racconto - ha dichiarato Ellroy in un’intervista, - è fondamentalmente l’incubo privato delle politiche pubbliche. Sappiamo tutti che per ogni grande avvenimento pubblico violento, sismico, devono esserci piccoli tirapiedi che fanno il loro sporco lavoro da formiche. Sono loro i miei uomini”.
L’INDISCRETO
PER UN UMANESIMO INCLUSIVO
Edgar Morin
Per il celebre filosofo francese Edgar Morin, autore de L’avventura del metodo, dobbiamo rompere con il mito dell’umanesimo orgoglioso che conferisce all’uomo la sovranità sulla natura e abbracciare una visione dell’umanesimo che considera l’individuo in tutte le sue dimensioni – biologiche, sociali e individuali. È necessaria una conoscenza più complessa e globale dell’umano.
IL TASCABILE
POPOLI DELL’INCOLTO
Adriano Favole
“Forse non è la coltivazione in sé a creare un discrimine nella storia umana. Non credo - scrive Adriano Favole in La vita selvatica - che l’agricoltura sia necessariamente l’origine dell’Antropocene, il punto di inizio di una storia che porta fino al riscaldamento climatico in atto. Fu il cambiamento del nostro rapporto con l’incolto il grande discrimine. Fu, come sostiene Amitav Ghosh in La maledizione della noce moscata, l’imporsi di una visione dell’altro-umano (i primitivi, i selvaggi) e dell’altro non umano (l’ambiente) come ‘cose’ da sfruttare, risorse da estrarre, a segnare quell’inizio […]. Fu il passaggio da forme di convivenza con l’incolto – con o senza agricoltura – a cosmologie e forme di produzione che assolutizzarono il ruolo dell’essere umano nell’universo a creare le condizioni per uno sfruttamento senza fine – o meglio, fino alla fine – dell’incolto o di ciò che ne resta nelle profondità della Terra. La creazione di un muro tra Natura e Cultura fu parte di questo processo”.
ELLISSI
INTERNET È UNA CHIAVETTA USB
Valerio Bassan
L’ultimo libro di Bassan - Riavviare il sistema. Come abbiamo rotto Internet e perché tocca a noi riaggiustarla - prova a capire cosa è andato storto sulla rete e quali azioni si possono intraprendere per cercare di rimettere in sesto il web. “Negli ultimi vent’anni la rete è stata maltrattata, abusata, utilizzata per scopi diversi da quelli per cui era stata creata. La sua promessa originaria – quella di uno spazio virtuale di liberazione, democrazia e aggregazione – è stata tradita. La nascita di grandi monopoli tecnologici ne ha profondamente trasformato la struttura, creando nuovi centri di potere centralizzato e polarizzando il dibattito pubblico. L’ingerenza autocratica di aziende e governi l’ha frammentata, creando muri di accesso e disuguaglianze digitali in diverse aree e regioni del pianeta”.
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LA REPUBBLICA
GAIA VINCE: "LA CRISI AMBIENTALE CAMBIA LE PROSPETTIVE"
Cristina Nadotti
Il suo ultimo libro, Il secolo nomade. Come sopravvivere al disastro climatico, spiega perché la nostra capacità di migrare riuscirà a salvarci in un Pianeta trasformato dal riscaldamento climatico. “Ora - afferma l’autrice - abbiamo l'occasione di costruire un mondo più equo e più pulito anche perché le fonti energetiche rinnovabili non saranno appannaggio soltanto di alcuni Paesi, nei quali, come accade ora, i diritti umani sono negati. È anche una grande opportunità economica, serviranno spiccate capacità di adattamento, capacità di svolgere nuove professioni, di usare nuovi materiali su cui le nostre conoscenze aumentano a un ritmo incredibile. Siamo davvero in una ottima situazione per cogliere tutte queste opportunità offerte dalla cosiddetta green economy”.
RESEARCH GATE
ALGORITHMS OF RESISTANCE
Tiziano Bonini - Emiliano Treré
Lavoratori di tutto il mondo, influencer e attivisti sviluppano tattiche di resistenza algoritmica appropriandosi e riproponendo gli stessi algoritmi che controllano le nostre vite. Algorithms of Resistance di Tiziano Bonini ed Emiliano Treré (presto tradotto in italiano) mostra come le persone possano resistere agli algoritmi in diversi ambiti. Attingendo a un ricco materiale etnografico e a prospettive provenienti sia dal Nord che dal Sud del mondo, gli autori esplorano il modo in cui le persone si appropriano e riconfigurano gli algoritmi per perseguire i loro obiettivi in tre domini della vita quotidiana: il lavoro in nero, le industrie culturali e la politica. Rivelano uno scenario che vede due diverse idee di economia in competizione: quella degli utenti e e quella delle piattaforma. Delineando una vasta gamma di casi di studio, Bonini e Treré richiamano alle nostre coscienze l'imperativo morale a resistere agli onnipresenti algoritmi.