Riavviare il sistema, gli algoritmi della resistenza
Come andare oltre i modelli di business basati su datificazione e sorveglianza che hanno disumanizzato il Web, alla ricerca di un nuovo incantamento.
È stato un periodo intensissimo, e il treno di Binario 9 ¾ ONLIFE per un po’ non è partito. “Lucubrando” come avrebbe detto l’oratore romano Quintiliano, lavorando per così dire al lume di notte, è stato possibile raccogliere in questi mesi un bel po’ di articoli e libri interessanti. Come ogni tanto capita con le liste, ne è scaturito un numero, che in piena sintonia con il 25 aprile, racconta le nuove forme di Resistenza.
“La diffusione di modelli di business basati su datificazione e sorveglianza ha disumanizzato il ruolo delle persone su Internet, isolandole e impedendo loro di mobilitarsi collettivamente. Tutto questo ha reso Internet una ‘casa’ sempre più fragile e instabile, i cui scricchiolii si sentono oggi più forti che mai, dalle fondamenta fino al tetto”, scrive
nel suo ultimo libro Riavviare il sistema. Come abbiamo rotto Internet e perché tocca a noi riaggiustarla.Riavviare Internet, riavviare il sistema, uscendo “dal modello della data economy, che oggi è il modello dominante”, scrive in un altro libro Marco Mattei, autore di Invito al reincantamento, dove “la soluzione al disincanto non risiede nel rifiuto della ragione o della tecnologia, ma nella loro re-immaginazione e riappropriazione collettiva, puntando verso una società in cui la tecnologia serve l’umanità, favorendo una vita arricchita da un nuovo senso di meraviglia e appartenenza”.
Un modello alternativo di accesso e gestione dei dati che è quello realizzato da OpenStreetMap, un virtuoso esempio di piattaforma collaborativa, completamente gratuita e accessibile a chiunque. “La storia di OSM - scrive
- è la storia di una mappatura partecipativa di successo perché colma una lacuna che è creata dalla disparità di potere tra chi ha i dati, li controlla e si fa pagare per usarli, e chi quei dati li vive, li abita, e non li possiede. Questa creazione aperta e lo scambio di informazioni sono i primi passi collettivi per cambiare lo status quo e utilizzare i dati per cambiare la società”.Nel mondo del resto crescono le forme di resistenza algoritmica, che interessano sempre di più influencer, attivisti e lavoratori. Una sorta di grande Bella Ciao mondiale che viene raccontata nel bel volume Algorithms of Resistance di Tiziano Bonini ed Emiliano Treré, che attingono un ricco materiale etnografico e a prospettive provenienti sia dal Nord che dal Sud del mondo, ed esplorano il modo in cui le persone si appropriano e riconfigurano gli algoritmi per perseguire i loro obiettivi in tre domini della vita quotidiana: il lavoro in nero, le industrie culturali e la politica.
Superare i modelli dominanti, muovendo dalle idee del matematico Norbert Wiener e del filosofo Bernard Stiegler, per generare quella che Mattei definisce “cibernetica dell’entropia negativa”, recuperando nel progetto “la dimensione relazionale, che è intimamente politica e sociale”. Una cibernetica delle relazioni, che non rifiuta la ragione, perché “le muse di questo canto sono la memoria, sono tutte le potenze che producono stupore, meraviglia: la matematica, lo sport, la pittura, il diritto, il sapere in tutte le sue forme. Dovremmo oggi entrare in un’industria fondata sulla condivisione del sapere”.
ELLISSI
INTERNET È UNA CHIAVETTA USB
L’ultimo libro di Bassan - Riavviare il sistema. Come abbiamo rotto Internet e perché tocca a noi riaggiustarla - prova a capire cosa è andato storto sulla rete e quali azioni si possono intraprendere per cercare di rimettere in sesto il web. “Negli ultimi vent’anni la rete è stata maltrattata, abusata, utilizzata per scopi diversi da quelli per cui era stata creata. La sua promessa originaria – quella di uno spazio virtuale di liberazione, democrazia e aggregazione – è stata tradita. La nascita di grandi monopoli tecnologici ne ha profondamente trasformato la struttura, creando nuovi centri di potere centralizzato e polarizzando il dibattito pubblico. L’ingerenza autocratica di aziende e governi l’ha frammentata, creando muri di accesso e disuguaglianze digitali in diverse aree e regioni del pianeta”.
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THE ATLANTIC
THE AI REVOLUTION IS CRUSHING THOUSANDS OF LANGUAGES
Matteo Wong
L'IA generativa è notoriamente affamata di dati. La tecnologia richiede enormi quantità di informazioni digitali - testi, foto, video, audio - per "imparare" a produrre materiale convincente e simile a quello umano. I modelli linguistici più potenti sono in grado di "leggere" praticamente tutto; quando si tratta di contenuti estratti dal web, ciò significa che l'IA è particolarmente esperta in inglese e in una manciata di altre lingue, escludendo le altre migliaia parlate nel mondo. Ma con quali conseguenze. Il rischio è quello di uno scenario dove il predominio dell’inglese potrebbe portare a un degrado dell’esperienza del web per tutti quegli utenti le cui lingue hanno dati meno estraibili, con l’IA incapace di cogliere le sfumature linguistiche, con il risultato di cristallizzare sempre di più una situazione di dominio tech di matrice neo coloniale.
TI SPIEGO IL DATO
LA STORIA DEL PROGETTO DI MAPPA COLLABORATIVA PIÙ FAMOSA E USATA AL MONDO
OpenStreetMap è la basemap delle basemap, completamente gratuita e accessibile a chiunque, che diventa la base su cui poggiano non solo decine di progetti e iniziative non profit, come Ushahidi o Humanitarian Open Street Map, ma anche i software alla base delle mappe di Apple e Meta. “La storia di OSM è la storia di una mappatura partecipativa di successo perché colma una lacuna che è creata dalla disparità di potere tra chi ha i dati, li controlla e si fa pagare per usarli, e chi quei dati li vive, li abita, e non li possiede. Questa creazione aperta e lo scambio di informazioni sono i primi passi collettivi per cambiare lo status quo e utilizzare i dati per cambiare la società”.
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L’INDISCRETO
INVITO AL REINCANTAMENTO
Marco Mattei
”La soluzione al disincanto non risiede nel rifiuto della ragione o della tecnologia, ma nella loro re-immaginazione e riappropriazione collettiva, puntando verso una società in cui la tecnologia serve l’umanità, favorendo una vita arricchita da un nuovo senso di meraviglia e appartenenza”. Muovendo la riflessione dalle idee del filosofo Bernard Stiegler e del matematico Norbert Wiener, Mattei nel suo libro Invito al reincantamento considera fondamentale “uscire dal modello della data economy, che oggi è il modello dominante, e reinventare una cibernetica dell’entropia negativa. […] Il primo a parlare di questi temi è stato proprio Norbert Wiener nel 1948. È fondamentale rileggere i suoi scritti sulla cibernetica. Cibernetica che per lui è inevitabile, perché la complessità del pianeta aumenta a tal punto che siamo obbligati a passare per la matematica applicata, e la cibernetica è proprio questo. Questo è il reincanto del mondo: reinventare il ruolo della politica, dell’economia, dell’università, della scuola, delle istituzioni, del diritto, di cosa significa locale e cosa significa globale, e così via”.
POYNTER
AI IS ALREADY RESHAPING NEWSROOMS, AP STUDY FINDS
Alex Mahadevan
Un nuovo studio di Associated Press evidenzia come l'intelligenza artificiale generativa sta già rimodellando i ruoli e il flusso di lavoro delle redazioni. Quasi il 70% dei collaboratori di media americani ed europei afferma di utilizzare la tecnologia per la creazione di post sui social media, newsletter e titoli, per la traduzione e la trascrizione di interviste e per la stesura di storie. Meno della metà degli intervistati dispone di linee guida nelle proprie redazioni, mentre circa il 60% è a conoscenza di alcune linee guida sull'uso dell'IA generativa.
IL TASCABILE
PERCHÉ IL RISCALDAMENTO GLOBALE È LA NUOVA LOTTA DI CLASSE
Paul Magnette
“L’attuale modello di sviluppo - scrive Paul Magnette in Manifesto ecosocialista. Un futuro di benessere per tutti - gioca interamente a favore dei più ricchi, che possono continuare ad accrescere la propria ricchezza, a godere di tutti i beni e i servizi senza alcun impedimento, anche quando danneggiano gravemente l’ambiente e la salute dei più poveri, e a garantirsi molti privilegi grazie al denaro. Potendo scegliere liberamente la propria occupazione, il luogo in cui vivere e gli hobby, si sottraggono volentieri ai danni ambientali e alle conseguenze del cambiamento climatico – e anche quando vi si trovano coinvolti, come durante gli incendi in California nell’estate del 2019, possono permettersi di ricorrere all’aiuto di vigili del fuoco privati. I più poveri, da parte loro, non possono accedere, o quasi, ai benefici offerti dall’ambiente, subiscono gli effetti dell’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo e non hanno modo di prepararsi alle catastrofi naturali, né di reagire quando si verificano. Sebbene la crisi climatica minacci la sopravvivenza dell’umanità, alcuni esseri umani sono infinitamente più esposti di altri a questo pericolo”.
RESEARCH GATE
ALGORITHMS OF RESISTANCE
Tiziano Bonini - Emiliano Treré
Lavoratori di tutto il mondo, influencer e attivisti sviluppano tattiche di resistenza algoritmica appropriandosi e riproponendo gli stessi algoritmi che controllano le nostre vite. Algorithms of Resistance di Tiziano Bonini ed Emiliano Treré (presto tradotto in italiano) mostra come le persone possano resistere agli algoritmi in diversi ambiti. Attingendo a un ricco materiale etnografico e a prospettive provenienti sia dal Nord che dal Sud del mondo, gli autori esplorano il modo in cui le persone si appropriano e riconfigurano gli algoritmi per perseguire i loro obiettivi in tre domini della vita quotidiana: il lavoro in nero, le industrie culturali e la politica. Rivelano uno scenario che vede due diverse idee di economia in competizione: quella degli utenti e e quella delle piattaforma. Delineando una vasta gamma di casi di studio, Bonini e Treré richiamano alle nostre coscienze l'imperativo morale a resistere agli onnipresenti algoritmi.
LA REPUBBLICA
LOQUIS, L’ATLANTE DELLE STORIE DEL MONDO
Lucio Luca
“Noi siamo le storie che raccontiamo e i luoghi sono fatti di storie. Senza le storie, i luoghi sarebbero solo ferro e mattoni”. Per questo Bruno Pellegrini, uno dei protagonisti del mondo dell’innovazione in Italia, ha creato Loquis, un atlante sonoro la cui missione è quella di raccogliere gli aneddoti dei luoghi del mondo. Una piattaforma di podcast aperta a chiunque voglia narrare emozioni, tradizioni, racconti orali, leggende tramandate da nonni a nipoti. Una convention di cantastorie digitali che si avvale della tanto discussa intelligenza artificiale generativa in grado di tradurre in tempo reale i contributi in sette lingue.
LUCY SULLA CULTURA
SIAMO TUTTI PAZZI DEI TATUAGGI MEDIEVALI
Mariachiara Rafaiani
Che cosa sono i marginalia? Anche chi non lo sa, potrebbe averli visti sui social o tatuati sul corpo di amici e conoscenti: dai più prevedibili draghi a quelli, decisamente meno noti, appartenuti agli antichi bestiari. Chi se li tatua non sempre sembra conoscere con esattezza il loro significato, eppure avverte una misteriosa e profonda attrazione per questi simboli mostruosi ed enigmatici.
Grazie per la citazione in mezzo a questi altri suggerimenti di lettura interessanti!